«Il contesto che stiamo vivendo fa emergere il fenomeno della povertà energetica che trova le sue radici nella disuguaglianza. Oltre 2,6 milioni di famiglie sarebbero, secondo Arera, destinatarie di 2,4 – 3 miliardi di euro di bonus per abbattere il caro bolletta, ma un'ampia platea di queste famiglie rischia di restarne esclusa. E si tratterebbe comunque di risposte provvisorie. Dopo il superamento della fase di emergenza servono soluzioni innovative, sostenibili, sensibili ai territori e alle persone. La cooperazione è attrezzata per guidare questa transizione capace com'è di offrire risposte strutturali. La 49a settimana sociale dei Cattolici Italiani a Taranto ci indica il primato di una transizione ecologica equa che non lasci indietro nessuno, questo è il tema con il quale diamo avvio con questa iniziativa ad un percorso che coinvolge cooperative, soci, studiosi e istituzioni per promuovere e potenziare cooperative di utenti e comunità energetiche che tagliano il costo dell’energia elettrica di oltre il 30%». Lo dice Roberto Savini, presidente di Confcooperative Consumo e Utenza nel corso dei lavori “Transizione verde e povertà energetica”.
Tassazione su kwh frena la competitività delle imprese italiane e soffia nelle vele dell’inflazione
«Il costo dell’energia elettrica è un elemento che grava sui costi e sulla competitività delle nostre imprese, oltre a soffiare nelle vele dell’inflazione. Eurostat, per il primo semestre del 2021 – dice Maurizio Gardini presidente di Confcooperative commentando i dati Censis Confcooperative su rilevazione Eurostat – ha rilevato in Italia un prezzo lordo per kilowattora pari a 15,84 centesimi di euro. Peggio di noi fa solo la Germania (18,13) nella graduatoria dei paesi dell’Unione Europea. L’Italia si colloca in ogni caso sopra la media UE di 3 centesimi per kwh e presenta una delle differenze più ampie fra prezzo lordo e prezzo al netto di imposte e tasse. L’incidenza fiscale rappresenta una penalizzazione per le imprese italiane che pagano l’energia 3,5 centesimi più che in Austria e Belgio, 4,5 cent più che nei Paesi Bassi, 5 cent più che in Francia, Spagna e Portogallo e quasi il doppio di quanto costa alle imprese in Finlandia e Danimarca».
Il prezzo dell'energia elettrica in Europa. Confronto su consumatori industriali per fascia di consumo annuo compresa fra i 500 e i 2000 MWh. 1° semestre 2021. (Valori del prezzo netto, di tasse e prelievi e del totale, in centesimi di € per kWh; val. %)
Paesi
|
Netto
|
Tasse e prelievi
|
Totale
|
% tasse e prelievi sul totale
|
Germania
|
9,08
|
9,05
|
18,13
|
49,9
|
Italia
|
9,39
|
6,45
|
15,84
|
40,7
|
Cipro
|
10,91
|
4,24
|
15,15
|
28,0
|
Irlanda
|
13,78
|
1,34
|
15,12
|
8,9
|
Euro Area
|
8,86
|
4,91
|
13,77
|
35,7
|
Malta
|
13,27
|
0,15
|
13,42
|
1,1
|
UE 27
|
8,57
|
4,26
|
12,83
|
33,2
|
Slovacchia
|
9,29
|
3,46
|
12,75
|
27,1
|
Austria
|
8,84
|
3,49
|
12,33
|
28,3
|
Belgio
|
8,1
|
4,08
|
12,18
|
33,5
|
Grecia
|
8,98
|
2,86
|
11,84
|
24,2
|
Paesi Bassi
|
7,21
|
4,07
|
11,28
|
36,1
|
Polonia
|
7,31
|
3,61
|
10,92
|
33,1
|
Spagna
|
9,31
|
1,43
|
10,74
|
13,3
|
Portogallo
|
7,55
|
3,11
|
10,66
|
29,2
|
Lituania
|
9,32
|
1,14
|
10,46
|
10,9
|
Francia
|
8,39
|
2,03
|
10,42
|
19,5
|
Croazia
|
8,81
|
1,44
|
10,25
|
14,0
|
Lettonia
|
8,49
|
1,63
|
10,12
|
16,1
|
Romania
|
8,24
|
1,68
|
9,92
|
16,9
|
Bulgaria
|
8,42
|
1,2
|
9,62
|
12,5
|
Estonia
|
8,34
|
1,23
|
9,57
|
12,9
|
Lussemburgo
|
8,36
|
1,18
|
9,54
|
12,4
|
Slovenia
|
7,57
|
1,63
|
9,2
|
17,7
|
Ungheria
|
8,18
|
1,02
|
9,2
|
11,1
|
Repubblica Ceca
|
7,39
|
1,44
|
8,83
|
16,3
|
Danimarca
|
7,25
|
0,72
|
7,97
|
9,0
|
Finlandia
|
6,69
|
0,07
|
6,76
|
1,0
|
Dati non disponibili per la Svezia
|
Fonte: elaborazioni Censis su dati Eurostat